Avvocati e procuratori

Nel “Digesto italiano” che raccoglie i contributi degli anni 1893-1899, compare la voce “Avvocati e procuratori” a firma di Camillo Cavagnari ed Emilio Caldara. A distanza di più di cento anni la medesima voce viene riproposta in questo volume, edizione introdotta e curata da Guido Alpa, presidente del Consiglio Nazionale Forense e promotore degli studi di storia della professione. Il volume fornisce così un’immagine completa e approfondita della genesi della figura dell’avvocato: dalle origini storiche alla comparazione con altri sistemi giuridici sia in senso diacronico, con ampi riferimenti al diritto romano, considerato un’anticipazione del diritto patrio, sia in senso sincronico, volgendo lo sguardo al di là dei confini nazionali. Oltre alle dimensioni giuridiche e storiche, gli autori non disdegnano anche alcune notazioni di carattere sociologico sul modo in cui la figura dell’avvocato si consolida nell’immaginario collettivo; né qualche considerazione di natura politica ed economica, ponendo in discussione le trasformazioni della professione a seguito dell’industrializzazione. Un’opera rilevante non solo per la completezza con cui rappresenta la posizione giuridica, economico-sociale e deontologica dell’avvocato di un secolo fa, ma anche in quanto consente sia di toccare con mano le radici della professione e quanto di essa è andato disperso o modificato sia di acquisire conoscenze sul metodo seguito nell’organizzazione della materia. gg