Una costituzione amica

L’Italia repubblicana sta attraversando uno dei momenti più diffìcili della sua storia. In questa situazione solo l’unità del paese e un forte senso di solidarietà sociale possono offrire speranza di un futuro accettabile per tutti. A infondere questa convinzione è la Costituzione, il patto su cui è fondata la nostra repubblica. Tuttavia in questi decenni la Costituzione non ha avuto vita facile. Nata in una stagione di generosi entusiasmi e alimentata dalla volontà di rompere con il passato, all’inizio apparve a molti una testa di ponte lanciata verso l’utopia: dunque per molti aspetti cruciali la sua attuazione fu assai lenta. Negli ultimi trent’anni è stata invece costantemente sotto attacco, per vari motivi: l’ansia di governabilità, le spinte federaliste o addirittura secessioniste, infine le ansie del “cittadino globale” e la debolezza degli stati di fronte a entità sovranazionali, quali la globalizzazione, la pressione della finanza e dei mercati, e la stessa Unione europea. Con competenza, lucidità e passione civile, Elvio Fassone ci trasmette il senso profondo della carta che fa di noi dei cittadini, e che per questo è definita “amica”. Ne evidenzia la genesi e gli obiettivi, soppesa la validità dei suoi principi, racconta i tentativi di riforma – più o meno condivisibili – portati avanti in questi anni. Soprattutto, ci fa capire dove e come può essere aggiornata, per guidare l’Italia e gli italiani in un’epoca di grande cambiamento. gg