L’ avvocato di carta

L’autore compie un ampio excursus – a scopo di studio e di piacere – nelle opere letterarie italiane e straniere alla ricerca del vero volto dell’avvocato. La tensione dell’indagine lo spinge ad esaminare i rapporti che in ogni tempo la letteratura ha intessuto con questo singolare personaggio e i modi e le forme in cui romanzieri, drammaturghi, biografi, cronisti, ecc., gli hanno attribuito un ruolo, gli hanno fatto occupare uno spazio scenico, gli hanno assegnato, nel bene e nel male, una parte della grande commedia della vita. Sfilano così, in una ideale passerella, figure di ogni tipo, avvocati coraggiosi e pavidi, onesti e imbroglioni, generosi e cinici, furbastri e arruffoni, in continuo movimento in un mondo sospeso tra realtà e fantasia, nel quale serio e grottesco, ragione e follia, ridicolo e sublime, erotico e mistico, visionario e pragmatico si inseguono senza soste e si trasfigurano in immagini dai multiformi profili, mai riconducibili ad unità. gg