L’avvocato necessario

La professione dell’avvocato è anfibia: galleggia tra l’interesse pubblico e quello privato e deve rispondere a pretese spesso confliggenti. L’avvocato è diviso tra il bene del cliente e la dimensione pubblico-giudiziaria: pretende la tutela del proprio assistito anche quando difende chi è imputato del reato piú inaccettabile ma al contempo auspica la giustizia come cittadino. La sua è una lealtà divisa. La «simpatia» verso il cliente non è richiesta: anzi l’indifferenza emotiva è la condizione per difendere chiunque da qualsiasi reato. Attraverso un ricco repertorio di celebri processi (molti tratti anche dai romanzi e dai film) gli autori, avvocati penalisti, ci raccontano dall’interno i dilemmi di un mestiere antico e le profonde trasformazioni che la professione dell’avvocato ha subito nel nostro tempo. Fino a interrogarsi sulla sua incerta sorte futura. gg