Morire di austerità Democrazie europee con le spalle al muro

«L’austerità, decisa nell’emergenza, è frutto dell’incapacità dei sistemi democratici di affrontare tempestivamente, e con misure adeguate, i problemi che stanno attanagliando i paesi avanzati. La cura non è però efficace. Genera malcontento e alimenta forze disgreganti all’interno della società, favorendo la nascita di movimenti populistici e mettendo a rischio la democrazia stessa.» La crisi ha prodotto effetti drammatici sul tessuto economico e sociale dei paesi europei. L’aspetto economico, pur rilevante, è solo il sintomo di un problema più ampio. La crisi è soprattutto politica. Riflette l’incapacità delle democrazie occidentali di risolvere problemi accumulati da oltre un ventennio. Chi è eletto democraticamente fa fatica a prendere decisioni impopolari che possono comprometterne la rielezione. L’emergenza diventa così il motore dell’azione politica e il modo per giustificare le manovre correttive di fronte agli elettori, con la conseguenza che la cura – tardiva e varata sotto la pressione dei mercati – diventa ancor più dolorosa e impopolare. Lorenzo Bini Smaghi membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea dal 2005 al 2011, è visiting scholar all’Università di Harvard e all’Istituto Affari Internazionali. Con il Mulino ha pubblicato «L’euro» (20094), «Chi ci salva dalla prossima crisi finanziaria?» (2000); con Rizzoli «Il paradosso dell’euro. Luci e ombre dieci anni dopo» (2008). gg